Dai resoconti di viaggio sulle coste orientali dell’India in epoca premoderna s’intuisce che pratiche di coabitazione fra musulmani di varia provenienza e locali non musulmani ruotavano intorno agli empori e alle rotte marittime su cui si articolava il commercio delle spezie e dei tessuti. Di questi angoli, gli europei, con buona probabilità cristiani, hanno lasciato vivide testimonianze soffermandosi sui codici d’abbigliamento o sui tratti distintivi sul corpo, riportando storie che spesso erano frutto del “sentito dire” e più raramente testimonianze dirette di pratiche cultuali e devozionali, tra cui quelle attribuite ai ciughi o congiugati, ioghi o iogui. La varietà religiosa descritta in India consente una comparazione sull’uso del termine indu/hindu e i termini affini nelle lingue dei viaggiatori e dei mercanti, quali marcatori identitari che “compaiono” nelle fonti cinquecentesche di diversa tipologia e che, inseriti in contesti letterari diversi, suggeriscono un passaggio polifonico dalla nozione di “abitante del territorio geografico noto come India” a “praticante della religione diffusa fra gli abitanti del territorio geografico noto come India”.
Bregomanni, Ioghe, Gentios, Hinduka. I termini della diversità religiosa nella letteratura cinquecentesca sull’India / Ferrara, Marianna. - STAMPA. - 18(2017), pp. 400-414. - QUADERNI DI SMSR.
Bregomanni, Ioghe, Gentios, Hinduka. I termini della diversità religiosa nella letteratura cinquecentesca sull’India.
FERRARA, MARIANNA
2017
Abstract
Dai resoconti di viaggio sulle coste orientali dell’India in epoca premoderna s’intuisce che pratiche di coabitazione fra musulmani di varia provenienza e locali non musulmani ruotavano intorno agli empori e alle rotte marittime su cui si articolava il commercio delle spezie e dei tessuti. Di questi angoli, gli europei, con buona probabilità cristiani, hanno lasciato vivide testimonianze soffermandosi sui codici d’abbigliamento o sui tratti distintivi sul corpo, riportando storie che spesso erano frutto del “sentito dire” e più raramente testimonianze dirette di pratiche cultuali e devozionali, tra cui quelle attribuite ai ciughi o congiugati, ioghi o iogui. La varietà religiosa descritta in India consente una comparazione sull’uso del termine indu/hindu e i termini affini nelle lingue dei viaggiatori e dei mercanti, quali marcatori identitari che “compaiono” nelle fonti cinquecentesche di diversa tipologia e che, inseriti in contesti letterari diversi, suggeriscono un passaggio polifonico dalla nozione di “abitante del territorio geografico noto come India” a “praticante della religione diffusa fra gli abitanti del territorio geografico noto come India”.File | Dimensione | Formato | |
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